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Case di riposo a Reggio, si stringono le maglie dei controlli: sospesa l’attività di due strutture

Si stringono le maglie dei controlli e arrivano i primi provvedimenti. Mentre in Lombardia da mesi si assiste alla conta delle vittime più fragili, gli anziani delle case di riposo, in riva allo Stretto il comando dei carabinieri per la tutela della salute infittisce i controlli. Tre delle tante strutture controllate a Reggio hanno presentato delle anomalie, che si sono tradotte in altrettante ordinanze del sindaco. Il primo cittadino ha disposto la sospensione delle attività per due strutture che operavano in assenza di autorizzazione e il trasferimento degli ospiti rilevati in eccesso rispetto al numero autorizzato. Le attività di ispezione eseguita dai Nas il 9 aprile nella struttura ricettiva per anziani a Pellaro “ Ilaria” (via Carrubara), alla luce delle misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica. Alla struttura - si legge nell'ordinanza - erano presenti sette anziani verosimilmente autosufficienti. Non è stato possibile visionare alcun documento autorizzativo e il responsabile della struttura ha spiegato che l'attività ha avuto inizio nel mese di ottobre del 2019, e non è stata inoltrata alcuna istanza di autorizzazione/scia per l'apertura.

Stesso copione per “Villa Melissa” (sempre a Pellaro). L'ispezione ha fatto emergere che la struttura identificata nei documenti come “Casa famiglia con ospitalità massima di sei persone ciclo residenziale” di fatto si configura come comunità alloggio per anziani avendo dato ospitalità a tredici persone, all'interno di locali non idonei per questa capacità ricettiva ed in assenza dei requisiti organizzativi previsti dal regolamento regionale. L'attività di controllo da parte dei militari dei Nas ha coinvolto anche la comunità alloggio “Amici del Sacro Cuore” di via Santa Lucia in cui è stata riscontrata la presenza di 20 ospiti a fronte di 9 posti per i quali la tipologia di struttura era stata autorizzata. Alla luce dell'emergenza che non consente condizioni di sovraffollamento è stata sospeso l'attestato di idoneità igienico sanitaria fino al ripristino dello stato quo ante. Quindi è stato disposto di provvedere al trasferimento degli undici ospiti risultanti in più rispetto all'autorizzazione.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Reggio

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