La sua foto mentre si destreggia nel labirinto di vicoli e delle borgate dell'alta Locride, sta facendo il giro del web: Rosamaria, mamma placanichese, è una dei tanti portalettere che in queste settimane, nonostante i rischi, continua a svolgere il suo lavoro. Non farlo, sarebbe come infrangere quell'icona di umanità e di servizio che per tante persone anziane e sole, confinate spesso in case sparse e, a volte, in luoghi impervi, rappresenta. Tante sono le situazioni di fragilità a cui far fronte: «C'è una signora anziana - racconta Rosamaria - che vive sola; quando aveva bisogno dei suoi farmaci, glieli portavo volentieri. Prima dell'emergenza, restavo qualche minuto in più per chiacchierare con lei: mi raccontava dei figli che vivono e lavorano al Nord, dei suoi acciacchi, di una vita in solitudine. Purtroppo ora per ragioni di sicurezza non posso entrare in casa e se ha bisogno delle medicine gliele porto ancora, ma le lascio sui gradini accanto alle lettere. Ma lei, anche se ho la mascherina, da lontano mi scruta e capisce se sono stanca». «Come la signora, sono in tanti, nelle frazioni, ad attendere l'arrivo del postino - spiega ancora. - Ciò che colpisce è la grande generosità di queste persone umili che, anche se consegni loro bollette, non sanno cosa regalarti per quei pochi minuti di attenzione: uova, frutta...”. Immagini di umanità di un lavoro spesso bistrattato in casi di disservizio, ma dietro cui si muovono persone ricche di umanità, pronte, anche in questo momento di emergenza a spendersi, nonostante ore di attività faticosa, a portare ancora quel cenno di serenità che neanche la mascherina può nascondere. Un'altra storia di solidarietà che val la pena di raccontare è l'iniziativa dei volontari della Misericordia, associazione presieduta da Domenico Fera, che ha sede a Gioiosa Jonica ma che in questi giorni è stata vicina a undici famiglie in difficoltà residenti nella frazione Titi di Placanica, assicurando loro generi di prima necessità. Un significativo gesto di vicinanza: la consegna a domicilio si è conclusa venerdì scorso grazie all'impegno di Rosanna Alfarano, placanichese e Rocco Sfara, che hanno provveduto a preparare i pacchi da portare alle varie famiglie, spesso residenti in abitazioni distanti tra loro. «Un gesto - ci hanno detto Rosanna e Rocco - partito anche dal cuore di un altro collega, Francesco, originario di Titi, che vive a Gioiosa, ma non ha dimenticato la sua gente».