«Una fila chilometrica all'ingresso del supermercato a distanza di un metro tra persone senza mascherina, è una situazione ad alta contagiosità. Certamente, è più pericolosa dei tre amici intorno ad un tavolo all'aperto muniti di dispositivi di protezione individuale e con attenzione al distanziamento sociale». Così il reggino Franco Romeo, direttore della cattedra di Cardiologia del Policlinico “Tor Vergata” di Roma, componente della task force a supporto dell'unità di crisi regionale, “legittima” alcuni passassi chiave della ordinanza della presidente della Regione, Jole Santelli.
La sua voce si aggiunge a quella dell'infettivologo Raffaele Bruno del “San Matteo” di Pavia che, invece, si era detto contrario alla riapertura decisa dalla governatrice calabrese. Dunque, due calabresi illustri, entrambi voluti in questa rete di scienziati, ma dalle posizioni argomentate in modo diverso. Parte da questa premessa, Franco Romeo: «Non esiste nessun modello matematico che ci dica esattamente cosa sia scientifico e cosa non lo sia. Bisogna, pertanto, tornare alla cultura della diffusione della malattia che avviene per via aerea e già nella fase asintomatica necessita che ci si attrezzi di mascherine»
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