Avrebbero attestato falsamente di essere proprietari o di avere in concessione superfici agricole o ancora, in alcuni casi, prodotto falsi contratti di affitto di terreni al fine di avere i titoli necessari per l’erogazione di alcune agevolazioni destinate all’agricoltura. Per questo, stamane, su disposizione della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, i militari del Nucleo carabinieri cites di Reggio Calabria e dalle stazioni carabinieri forestale di Melito Porto Salvo, Brancaleone, San Roberto, Reggio Calabria e Bagaladi (Reparto Parco Aspromonte) hanno eseguito diverse perquisizioni e sequestri nell’ambito dell’operazione denominata «Aristeo». L’operazione si è focalizzata sui territori della fascia ionica reggina tra Melito Porto Salvo ed Africo. Trenta carabinieri forestali del Comando Unità Tutela Forestale Ambientale e Agroalimentare (Cutfaa), hanno sottoposto a sequestro preventivo per equivalente conti correnti (bancari e postali), beni mobili e immobili, per 300 mila euro nei confronti di imprenditori del settore agricolo/zootecnico, i quali, in concorso tra loro, mediante artifici e raggiri consistiti nel presentare domanda all’Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) per l’ammissione a beneficiare delle agevolazioni ed aiuti Comunitari per gli anni 2014-2015-2016-2017, hanno indebitamente conseguito i benefici richiesti. L’operazione è frutto di una complessa attività di indagine diretta dal sostituto procuratore Marco Lojodice e coordinata dal procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni, finalizzata all’acquisizione ed all’analisi dettagliata della documentazione presentata presso i Caa (Centri Assistenza Agricola) per l’indebita percezione dei contributi comunitari e, successivamente, all’analisi dei conti correnti sui quali venivano accreditati i contributi comunitari individuati. Le indagini, tuttora in corso, mirano a vagliare le responsabilità penali di altre persone coinvolte a vario titolo