Sinergia criminale e favori reciproci tra boss calabresi e vertici di Cosa nostra. Un'intesa antica che è riemersa ieri in Corte d'Assise a Reggio Calabria nel processo «'Ndrangheta stragista» dalle parole del collaboratore di giustizia, Giuseppe Di Giacomo, il catanese che da sempre afferma il patto di ferro tra la mafia palermitana e le 'ndrine reggine negli anni delle stragi continentali, delle bombe fatte esplodere a Roma, Firenze e Milano su ordine di Totò Riina per ricattare lo Stato che non intendeva indietreggiare su carcere duro e confische di beni.
Rispondendo alle domande del procuratore aggiunto della Dda di Reggio, Giuseppe Lombardo, il collaboratore di giustizia rimarca: «Sì, la 'ndrangheta fece parte della strategia stragista voluta da Riina».
L'articolo completo nell'edizione odierna della Calabria della Gazzetta del Sud.
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