Il risveglio di Reggio dopo il lockdown è ricco di ostacoli. L'emergenza spazzatura che sta investendo tutta la regione sta mettendo a dura prova la ripartenza della città. A questo si deve aggiungere negli ultimi giorni la carenza d'acqua in diverse zone. Prima due guasti nella zona di Santa Caterina sui quali è intervenuta Sorical, poi un problema nelle condotte nella zona Sud, quindi le pompe bruciate ad Aretina e Gallico e domani l'interruzione programmata per lavori a Pellaro. Ma a Gallico i cittadini hanno perso la pazienza e sono scesi in piazza con tanto di cartelli per reclamare l'acqua recandosi nella sede dell'ex circoscrizione. Chiedono notizie certe al Comune che comunque aveva già diffuso la notizia dei possibili disservizi nel territorio a Nord della città. E proprio dal Comune viene garantito che entro la giornata di oggi la situazione dovrebbe tornare alla normalità grazie alla sostituzione della parte di pompa che consentirà di distribuire l'acqua dal serbatoio principale. La rottura dei pezzi che consentono all'acqua di poter essere dirottata dai serbatoi centrali alle condotte comunali provoca sistematicamente dei disagi ma anche attese perché la sostituzione non è immediata - come per esempio a Gallico- in quanto spesso i pezzi devono essere ordinati e occorrono i tempi tecnici per farli arrivare. Ma i cittadini di Gallico Superiore- dove spesso si verificano disagi nell'erogazione idrica- denunciano che non c'è stata la dovuta informazione mentre dal Comune si difendono affermando di avere dato tutte le comunicazioni del caso spiegando nel dettaglio anche quanto si sta facendo per risolvere il problema. La protesta per l'acqua s'inserisce già in un contesto difficile per la città letteralmente sepolta dalla spazzatura. Ieri mattina si è svolta la riunione in Prefettura del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica alla quale ha preso parte anche il primo cittadino Giuseppe Falcomatà. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Reggio