La fase di luna di miele a Villa Aurora a Reggio, la storica clinica in convenzione con l'Azienda Sanitaria provinciale, sembra definitivamente finite. Anzi a vedere quello che è successo negli ultimi anni i segnali di un sempre maggiore malcontento degli operatori rispetto ala nuova proprietà che ha rilevato la precedente gestione sembravano essere già evidenti. Adesso si è passati alle vie delle proteste e per giovedì è stato proclamato lo sciopero del personale da parte delle organizzazioni sindacali di Fp-Cgil, Cimop, Confintesa, Sul, Usb. Due settimane addietro, dopo, un vertice in Prefettura per affrontare alcune questioni relative al rispetto del contratto di lavoro, era stato proclamato anche lo stato di agitazione E gli stessi rappresentanti sindacali in quella occasione dichiaravano: «Una cautissima e balbettante offerta di mediazione da parte datoriale è stata stroncata sul nascere dalla stessa delegazione aziendale che sceglie una strada che porta dritto a dirottare la vertenza in altre sedi non negoziali. Infatti, se si sostiene di non dover dialogare né tanto meno concordare nulla con il sindacato si nega in radice la possibilità di ogni sorta di mediazione cui, pure, i sindacati presenti hanno dato una disponibilità di massima, salvo entrare nel merito delle singole voci del contenzioso sindacale». Evidentemente poco o nulla è cambiato e quindi si passa alle vie delle proteste che ritornano dopo parecchio tempo. I dipendenti, infatti, già in passato avevano manifestato contro la precedente gestione che era finita anche in un'inchiesta giudiziaria per una presunta truffa milionaria ai danni dell'Asp relativa a doppi pagamenti per le prestazioni rese in regime di convenzione. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Reggio