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Villa San Giovanni, operazione “Cenide”: la Giunta parte civile contro... il sindaco

Giovanni Siclari

Il Comune di Villa San Giovanni si costituirà parte civile già nell'udienza preliminare del 17 luglio, dinnanzi al GUP Foti, per il rinvio a giudizio degli imputati dell'operazione Cenide: una scelta che ha risvolti più politici che legali quella della Giunta nominata dal sindaco sospeso Giovanni Siclari, imputato eccellente di questo processo. La delibera di Giunta è la numero 80 del 9 luglio scorso (unico assente l'assessore Massimo Morgante) e prende le mosse dal parere dell'avvocatura civica, favorevole alla stessa costituzione di parte civile.

L'esecutivo, infatti, in premessa prende atto della proposta e della circostanza che «qualora accertati, i reati contestati agli imputati comporterebbero il diritto del Comune di Villa al risarcimento dei danni subìti, patrimoniali e non patrimoniali, compresi quelli derivanti dalla lesione dell'immagine» e decide di costituirsi per «formalizzare, nell'interesse del Comune, le richieste risarcitorie»: sarà l'avvocato Fernando Scrivano, legale dell'avvocatura civica, a rappresentare l'ente con conferimento del mandato a firma della facente funzioni Maria Grazia Richichi, in carica proprio quale vicesindaco nominato da Giovanni Siclari.

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