Reggio

Lunedì 29 Aprile 2024

Genitori vicino alla 'ndrangheta, percorso di recupero per due ragazzini di Scilla

I carabinieri della stazione di Scilla hanno notificato a una coppia di coniugi un provvedimento di limitazione della responsabilità genitoriale per l’inserimento nel percorso di recupero previsto dal protocollo «Liberi di Scegliere» dei due figli minorenni. Il provvedimento, emesso dal Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria, è stato emesso su richiesta della locale Procura della Repubblica per i minorenni, avanzata a seguito di un’attività istruttoria che ha coinvolto sia la stazione dell’Arma di Scilla sia i servizi sociali del Comune. I carabinieri, lo scorso 25 marzo, avevano individuato uno dei minori su un’autovettura condotta da un esponente della 'ndrangheta che a bordo del mezzo aveva un’arma clandestina. I militari, nel corso del controllo, avevano trovato addosso al ragazzo un discreto quantitativo di marjuana. L’attività della stazione carabinieri è proseguita, su delega della procura della Repubblica per i minorenni, con un’approfondita documentazione di tutte le criticità attinenti alla situazione familiare e scolastica dei minori cha ha fatto emergere una "pericolosa ed oggettiva simbiosi della famiglia, nucleare ed estesa, con attività della criminalità organizzata locale"; la "grave situazione di assoggettamento della madre del minore da parte del marito", descritto dalla donna come autoritario ed irascibile, tanto da impedirle di svolgere qualsiasi attività lavorativa e pregiudicarne la vita di relazione. Sarebbero poi emerse gravi lacune scolastiche di uno dei ragazzi determinate dalla situazione familiare, aggravate da manifestazioni di aggressività verso i compagni e verso i docenti. Più in generale, sarebbe emersa una grave situazione di disagio ed esposizione a pregiudizio attuale alle esigenze preminenti di benessere e di sviluppo della personalità dei due minorenni. In accoglimento delle richieste della Procura della Repubblica per i minorenni, il Tribunale per i minorenni ha disposto di inserire i due giovani in un programma di sostegno educativo, psicologico e relazionale, nell’ambito del Progetto «Liberi di Scegliere», protocollo siglato dal Ministero della Giustizia, con il loro coaffido ai servizi sociali competenti, in collaborazione con l’equipe interdisciplinare permanente, e con la previsione della progettazione di momenti di contatto con il comando provinciale dei carabinieri e con la rete di associazioni antimafia «Libera». Il programma prevede un percorso di rieducazione alla legalità ed allo studio in un’ottica di affrancamento dei minori dalla cultura malavitosa attraverso incontri con le forze di polizia, con le vittime di reati di mafia e con educatori e volontari di associazioni antimafia.

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