Se non un flop, poco ci manca. Solo ventisei le domande che sono state accolte da Palazzo San Giorgio per l'assegnazione delle case popolari in emergenza. Circa 300 quelle che sono state dichiarate inammissibili. Tutto questo dopo anni di attesa. Adesso una graduatoria, però, almeno c'è. È stata stilata la lista definitiva per l'assegnazione temporanea degli alloggi;- gli uffici del Settore ERP hanno provveduto ad espletare l'istruttoria di tutte le istanze pervenute, rimettendole alla commissione per l'emergenza abitativa per la propria valutazione. La Commissione, regolarmente insediatasi nel dicembre del 2019, ha provveduto, con diverse sedute di lavoro, a valutare le istanze pervenute al Settore Patrimonio. Si tratta, ricordiamo, dei provvedimenti di assegnazione temporanea di alloggio temporanea basati sulla legge regionale numero 32 del 1996, articolo 31, che prevede la possibilità di riservare un'aliquota di alloggi disponibili per l'assegnazione, al fine di far fronte a specifiche documentate situazioni di emergenza abitativa. E in effetti le domande giacenti da tempo a Palazzo San Giorgio erano parecchie. Ma dopo la verifica della commissione quelle risultate ammissibili sono risultate essere appunto solo 26. Numero assolutamente risibile e comunque inconciliabile con la domanda di case popolari che c'è in città. Un lavoro faticoso per la commissione che aveva tempi stretti per completarlo. Il regolamento prefissava il termine di questo lavoro entro la fine del mese di giugno e nonostante il rallentamento forzato per l'emergenza Covid s è lavorato senza sosta per concludere il tutto. L'approvazione della graduatoria non vuol dire però che già da domani le persone che hanno fatto richiesta e che la hanno vista accolta potranno fare ingresso nelle case. Sono stati previsti dei tempi per eventuali riesami delle domande giudicate inammissibili: «avverso la graduatoria o il parere contrario espresso dalla Commissione, per l'eventuale assegnazione di alloggi per emergenza abitativa, i richiedenti hanno facoltà di presentare richiesta di riesame, opportunamente motivata e documentata, entro trenta giorni dalla pubblicazione della graduatoria». L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Reggio