Il sindaco di Varapodio, Orlando Fazzolari, si dichiara del tutto estraneo ai reati ascrittigli dalla Procura della Repubblica a seguito dell'operazione “Cara accoglienza” che lo vede indagato insieme ad altre cinque persone.
Al primo cittadino, che ha affidato a Facebook le sue prime impressioni in merito, dicendosi sicuro di poter chiarire la sua posizione appena ne avrà la possibilità, vengono contestati falso ideologico, abuso d'ufficio, corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio, truffa ai danni dello Stato, peculato e frode nelle pubbliche forniture.
Per quest'ultimo reato, Fazzolari è addirittura accusato di essersi accordato con i fornitori di abbigliamento al fine di destinare una parte della merce per i migranti, nello specifico scarpe e vestiti, al figlio.
«All'improvviso, sono diventato famoso - ha esordito -. Certo, di questa notorietà ne farei tranquillamente a meno, però questa è la vita, non bisogna esaltarsi con le buone notizie, né tantomeno abbattersi con quelle brutte. Sono accusato di truffa, corruzione, falso ideologico, conflitto di interessi e chi più ne ha più ne metta. Ma tranquilli, chiarirò tutti i passaggi appena avrò la possibilità! Certamente non mi sento addosso nessuno dei reati ascritti alla mia persona».
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