Scuole chiuse a Reggio Calabria a partire da lunedì, questa la decisione dopo la riunione della task force comunale sull'emergenza Covid. «Con grande rammarico - annuncia il sindaco Giuseppe Falcomatà - abbiamo condiviso con tutti gli esperti la necessità di chiudere le scuole a partire da lunedì. Nelle prossime ore firmerò un'ordinanza». Allo stesso tempo il sindaco ha ribadito la necessità del tracciamento dei casi da parte dell'Asp, «senza il quale ogni azione rischia di essere inefficace». Scuola per ora chiusa dunque ma già si lavora al riavvio in sicurezza per fine novembre. Lo assicurano il sindaco e l’assessore alla Scuola, Rosanna Scopelliti. «Prendiamo questa decisione con rammarico - dicono i due esponenti dell’amministrazione reggina -, consapevoli del danno che la privazione della scuola reca a bambini e ragazzi, in particolare ai più fragili, e di come in territori come il nostro la scuola rappresenti anche un presidio di legalità e una opportunità di riscatto da una condizione diffusa di deprivazione culturale e povertà educativa. Chiudiamo perchè la ASP ha fatto sapere che non riesce a continuare con il tracciamento e l’esecuzione dei tamponi, che arrivano con continuità in particolare dalle scuole, visto che in quell'ambito i bambini e il personale sono costantemente monitorati e responsabilizzati». Per sindaco e assessore «il paradosso è quindi che siamo costretti a chiudere proprio perchè il protocollo per l’individuazione di potenziali contagi nelle scuole funziona troppo bene e carica di un lavoro superiore alle forze che la ASP ha messo in campo. Non chiudiamo dunque per responsabilità del personale della scuola, che invece in queste settimane di riapertura si è contraddistinto per abnegazione e professionalità per continuare a garantire il diritto all’istruzione dei bambini e dei ragazzi della nostra comunità. A loro va il nostro ringraziamento per quanto hanno fatto e faranno». Falcomatà e Scopelliti aggiungono «ci mettiamo fin da subito al servizio delle scuole, per supportarle, ove richiesto, in un utilizzo coordinato dei fondi per la didattica a distanza e, se possibile, per individuarne altre tra le purtroppo scarse risorse comunali. Ma non ci limiteremo a questo: abbiamo già iniziato una interlocuzione con le autorità preposte, a cominciare dalla ASP, perchè vengano rimosse le cause che hanno portato alla chiusura delle scuole; in modo che quando le riapriremo il sistema sanitario si faccia trovare pronto per supportare adeguatamente il protocollo per la sicurezza a scuola, garantendo ad esempio corsie preferenziali per studenti e docenti, nonchè un flusso di informazioni costante per disporre le eventuali quarantene ove fossero necessarie». Infine, «chiudiamo oggi ma siamo già al lavoro per la riapertura in sicurezza entro la fine del mese di novembre».