Il quadro della Madonna della Consolazione, patrona di Reggio, è stato trasferito la scorsa notte all’Eremo, come già l’arcivescovo Giuseppe Fiorini Morosini aveva anticipato durante la celebrazione della Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, in Duomo: «Credo sia doveroso che ormai questa presenza in Cattedrale debba terminare, perciò celebriamo questa eucaristia come un saluto alla Vergine Santissima, chiedendo a lei di proteggere noi e la nostra città in questo tempo di pandemia». Al termine della celebrazione, l'arcivescovo ha letto l'atto di affidamento alla Vergine della Consolazione da lui composto. Il trasferimento del quadro, che sarebbe dovuto avvenire lo scorso 22 novembre in occasione della Solennità di Cristo Re, è stato posticipato di alcune settimane ed è avvenuto in forma riservata a causa dell’epidemia. Abitualmente, infatti, il rientro del simulacro della Vergine avviene con solenne processione.
Preghiera e penitenza
In occasione del mancato trasferimento delle settimane scorse, l’arcivescovo aveva chiesto a tutti i fedeli di intraprendere «un novenario di preghiera e di penitenza, affinché il Signore ci guarisca da tutte le infermità fisiche e morali». In adesione all’appello dell’arcivescovo, in tutte le parrocchie e in molte famiglie si è pregato il Rosario, unendosi spiritualmente a tutta la comunità diocesana, in un unico canto di lode alla Madonna della Consolazione. Il quadro è stato accompagnato da una delegazione dei Portatori della Madonna della Consolazione, coadiuvati dai loro sacerdoti assistenti, ed è stato accolto da tutta la comunità dei padri Cappuccini, che subito hanno provveduto a posizionare la sacra effigie presso la pala d’altare del Santuario. Il trasferimento è avvenuto in sicurezza, grazie alla cabina di regia della Prefettura e al servizio di sorveglianza predisposto dalla Questura di Reggio Calabria.