Il Tribunale di Palmi, Gianfranco Grillone presidente, Francesca Mirabelli e Federica Giovinazzo giudici, ha assolto dall’accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso l’ex vicesindaco di San Ferdinando, Santo detto «Santino» Celi, 63 anni. La sentenza è giunta al termine di un troncone del processo scaturito dall’operazione «Eclissi», condotta nell’ottobre del 2014 dai carabinieri, che eseguirono un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di 26 persone. Nel mirino degli inquirenti le cosche Bellocco e Pesce operanti nei comuni di San Ferdinando e Rosarno. Tra i fermati vi erano l’allora vicesindaco Celi, che secondo l’accusa sarebbe stato «partecipe alla cosca Bellocco-Cimato imperante in San Ferdinando e zone limitrofe, nella qualità di referente politico del sodalizio mafioso, rivestendo in seno all’Amministrazione Comunale la carica di Vice Sindaco; con il compito di assicurare le comunicazioni tra gli associati, eseguire le direttive dei vertici dell’associazione nell’interesse dell’intera organizzazione criminale; con compiti operativi nel settore delle armi e dei danneggiamenti; più in generale, è a completa disposizione degli interessi della cosca, cooperando con gli altri associati nella realizzazione del programma criminoso del gruppo». Difeso dagli avvocati Francesco Calabrese e Pasquale Galati, Celi è stato assolto, per non aver commesso il fatto, dall’accusa di associazione mafiosa e condannato alla pena di 1 anno e 8 mesi di reclusione e 5mila euro di multa per detenzione di arma. Un’altra imputata, Caterina Papasidero, è stata condannata a 2 anni di reclusione.