Dalle 9,10 alle 22,15: tredici ore e cinque minuti passati in due ospedali e su un’ambulanza per il trasferimento da Polistena a Reggio, prima di spirare per arresto cardiaco causato da shock settico. Una tragedia consumatasi in poche ore, sulla quale adesso la famiglia di Maurizio Frana chiede la massima chiarezza. Il primo passo – oggi sarà formalizzata una denuncia – è una lettera aperta al sindaco di Polistena, Marco Policaro, «quale autorità sanitaria locale», firmata dal fratello di Maurizio, Massimo Frana. «Dalle informazioni che sono riuscito ad avere presso l’ospedale di Reggio, mio fratello è morto a seguito di uno shock settico, che ha determinato l’arresto cardiaco. Tutto lascerebbe intendere che la mancata tempestività nel riconoscere la sepsi in stato avanzato, i cui sintomi probabilmente sono stati confusi con il Covid-19, e nel curarla, ha portato al decesso di mio fratello». Un sospetto terribile, sul quale saranno le necessarie indagini a fare chiarezza. Ma non è tutto. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio