Resta sempre preoccupante l’emergenza a Locri. I positivi al Covid, ieri sono arrivati a 117, dieci in più del giorno precedente. A determinare l’ulteriore impennata avrebbe contribuito un focolaio scoperto in una casa di cura cittadina. Qui tra ricoverati ed operatori sanitari, 21 persone sono risultate positivi al tampone molecolare.
Intanto è esplosa una grave contestazione sull’avvio della somministrazione del vaccino all’ospedale di Locri, iniziata martedì scorso. Una falsa partenza, secondo il responsabile aziendale Fsi Antonio Taccone, e la segretaria territoriale dell’organizzazione sindacale, Emanuela Barbuto, caratterizzata da «inefficienza organizzativa e da una gestione clientelare». La denuncia è contenuta in una nota inviata alla Commissione straordinaria che amministra l’Asp reggina, al direttore sanitario aziendale e, per conoscenza, al prefetto di Reggio Calabria, alla direzione medica del presidio di Locri e al commissario ad acta della sanità regionale. L’organizzazione sindacale denuncia «l’improvvisazione con cui si è dato avvio a una campagna di vaccinazione di tale importanza. Senza una cabina di regia in capo alla direzione medica di presidio la quale, in maniera irresponsabile, avrebbe lasciato la gestione e l’organizzazione a un infermiere, già dirigente sindacale che, avrebbe approfittato per garantire una “corsia privilegiata” agli amici ed iscritti a quel sindacato».
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