Lo screening di tutta la comunità scolastica in un territorio in cui i dati del contagio sono in crescita. Lo staff dei volontari che ogni giorno esegue i tamponi rapidi al drive-in a Pellaro oggi sarà impegnato all’Istituto comprensivo “Cassiodoro-Don Bosco”. Sono oltre 300 le adesioni da parte degli studenti di un plesso che conta tra personale docente e non poco meno di 500 presenze. Operazione che consegna un primato all’Istituto che unico su tutto il territorio reggino e tra i primi in Italia ad essere interessato da un’indagine gratuita di così ampio spettro. Soprattutto in un’area in cui il virus corre. «Negli ultimi giorni la percentuale dei positivi riscontrati ha raggiunto il 10% rispetto agli esami eseguiti» sottolinea il pediatra Antonino Putortì ideatore dell’iniziativa. In questo contesto l’esame a scuola «ha una valenza scientifica per due importanti. Intanto rappresenta un importante studio epidemiologico per la ricerca di soggetti positivi in quanto analizza una comunità omogenea». E poi sottolinea il medico «ci consente di capire se la scuola rappresenti un luogo sicuro o un eventuale vettore di rischio infettivo. Tutti si chiedono se la scuola può in qualche modo rappresentare una fonte di rischio per il contagio. Andiamo a verificarlo soprattutto attraverso l’individuazione degli asintomatici». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio