«Abbiamo la spazzatura sotto casa. Siamo sommersi dai rifiuti. Chiedono il pagamento per un servizio fantasma». Hanno questo tenore le telefonate che ricevono gli uffici dell’Udicon ogni volta che l’Amministrazione comunale di Reggio Calabria esige il pagamento della Tari e il commissario regionale dell’Udicon Calabria Domenico Iamundo evidenzia che «questa situazione è divenuta ormai da tempo insostenibile e sull’argomento si è consumato un mare d’inchiostro senza addivenire a una soluzione concreta. Aver diramato le comunicazioni fissando il saldo del tributo ha creato malumori fra i cittadini». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio Calabria