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"Scilla e Cariddi": sequestro da 800 mila euro per Massimo Buda, legato alle cosche reggine

Sottochiave 2 ditte individuali, 5 appezzamenti di terreno, 2 appartamenti ed un garage a Villa San Giovanni; un appartamento nel Comune di Lissone e disponibilità finanziarie

Beni del valore di circa 800.000 euro sono stati sequestrati, nell’ambito dell’operazione "Scilla e Cariddi" condotta dalla Dia e dalla Dda di Reggio Calabria che stamani ha portato all’esecuzione di un provvedimento che ha disposto l’amministrazione giudiziaria per la società Caronte & Tourist Spa, con sede a Messina, che gestisce i collegamenti marittimi tra Sicilia e Calabria, a Massimo Buda, dipendente della società e figlio di Santo Buda, appartenente all’omonima famiglia di Villa San Giovanni, federata, secondo gli inquirenti, alla cosca Imerti-Condello attiva nel comprensorio di Villa San Giovanni e territori limitrofi.

Dipendenti di Caronte & Tourist

Secondo gli inquirenti Massimo Buda e un altro dipendente dell'azienda,  Domenico Passalacqua (pregiudicato per il reato di cui all’art. 416 bis c.p. e già destinatario di misura di prevenzione personale e patrimoniale) controllavano alcune aziende che gestivano i servizi di bar-ristorazione e quelli di pulizia e disinfestazione a bordo delle imbarcazioni, nonché i servizi di prenotazione per gli autotrasportatori che si imbarcano sui traghetti del Gruppo Caronte & Tourist. Gli esponenti delle locali cosche sarebbero stati inoltre agevolati tramite l’assunzione di personale segnalato dai due e, nel caso del Passalacqua, garantendo la retribuzione anche durante la latitanza e la sottoposizione a misura cautelare.

'Ndrangheta, l'operazione "Sansone"

A Buda, inoltre, sarebbe stata garantita una rapida e brillante progressione in carriera, con la capacità di promuovere e gestire le nuove assunzioni e con la delega conferitagli per la risoluzione delle controversie tra dipendenti o con i fornitori. Gli accertamenti investigativi hanno evidenziato come Massimo Buda rappresenti la longa manus del padre Santo, di recente (ottobre 2020) condannato in appello alla pena di 14 anni e 8 mesi di reclusione, per l'operazione "Sansone", perché ritenuto il reggente della cosca Buda-Imerti di Villa San Giovanni.

Ditte, terreni, appartamenti e conti

Il sequestro a Buda comprende 2 ditte individuali comprensive dell’intero patrimonio aziendale con sede a Villa San Giovanni; 5 appezzamenti di terreno di cui uno edificabile per complessivi 700 metri quadri; 2 appartamenti ed un garage a Villa San Giovanni; un appartamento con box e piccolo vano cantinato nel Comune di Lissone (Mi); disponibilità finanziarie. (AGI)

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