Giancarlo Martelli, il 20enne di Locri accusato del tentato omicidio dell’allora compagna M.P.G., 29enne di origine cubana, è stato ammesso al rito abbreviato. Lo ha disposto il gip di Locri Anita Carughi che, all’udienza di ieri, ha accolto la richiesta dell’imputato difeso dagli avvocati Giuseppe Mammoliti e Ornella Ruggia, i quali hanno anche chiesto la possibilità di procedere ad un esame testimoniale, non ammesso dal giudice. Nel corso dell’udienza è stata ammessa la costituzione di parte civile della persona offesa, rappresentata dall’avvocato Antonio Gallinaro e in udienza dall’avvocatessa Maria Stella Arcidiacono. Il giudice ha rinviato per la discussione all’udienza del 17 febbraio. La vicenda risale al gennaio dello scorso anno quando il 20enne Martelli ha colpito l’allora compagna, da poco convivente, con un coltello a serramanico provocandole 15 ferite da punta da taglio, delle quali una all’arteria carotide comune, una alla vena giugulare interna, tre al torace, otto all’addome e due all’arto superiore destro «con il conseguente indebolimento permanente della parete addominale e del distretto vascolare del collo».
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