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Sciolto consiglio comunale di Rosarno, arriva il commissario Reppucci

Il sindaco di Rosarno Giuseppe Idà all’indomani dell’elezione con la sua squadra

Il prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani ha sospeso il Consiglio comunale di Rosarno. La decisione è arrivata in seguito alle dimissioni presentate nei giorni scorsi dalla metà più uno dei consiglieri comunali. Dimissioni che avevano fatto seguito a quelle presentate dal sindaco Giuseppe Idà accusato di scambio elettorale politico-mafioso nell’inchiesta «Faust», coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, contro la cosca di 'ndrangheta Pisano.

Dopo la revoca degli arresti domiciliari e la decisione del Tribunale del Riesame di sottoporlo al divieto di dimora, Idà ha presentato le sue dimissioni «pur nella consapevolezza - ha scritto - della mia assoluta estraneità ai fatti indecorosi che mi vengono contestati». A distanza di tre giorni, arriva la sospensione del Consiglio comunale disposta dalla prefettura. «Il provvedimento - è scritto nella nota del prefetto Mariani - è stato adottato nelle more del perfezionamento della procedura di scioglimento dello stesso, avviata a seguito del verificarsi dell’ipotesi prevista dall’art. 141 c. 1 lett. b n. 3 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 (TUEL), ossia dimissioni contestuali della metà più uno dei membri. Con il medesimo decreto il dottore Antonio Reppucci, prefetto in quiescenza, è stato nominato commissario per la provvisoria amministrazione dell’ente, con i poteri spettanti al consiglio, alla giunta ed al sindaco».

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