Reggio

Venerdì 22 Novembre 2024

Locri, sfruttamento e immigrazione clandestina: 20 braccianti ridotti come "schiavi"

Braccianti al lavoro in una azienda agricola

A Locri, i carabinieri, nell’ambito di mirati controlli finalizzati al contrasto dei reati in materia di sfruttamento e favoreggiamento all’immigrazione clandestina, a seguito di diversi accessi ispettivi presso strutture private e commerciali, ad esito della conseguente e complessa attività d’indagine che ha permesso di documentarne le condotte illecite, hanno denunciato tre gestori per i reati di omessa comunicazione degli alloggiati, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. In particolare, i militari della Compagnia di Locri e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Reggio Calabria, con il supporto di personale dell’ufficio di igiene e sanità pubblica dell’ASP di Reggio Calabria, hanno comprovato la presenza di 9 stranieri di origine africana, impiegati per bracciantato agricolo, che vivevano all’interno di alloggi fatiscenti, in contrada Caruso del Comune di Locri, ove insisteva l’ex albergo “Hotel King”, in condizioni igienico sanitarie precarie, privi di riscaldamento, acqua corrente ed energia elettrica. Denunciati, in questo caso, i due gestori, fratello e sorella degli immobili. A seguito di altro controllo, invece, i militari hanno scoperto che un noto imprenditore agricolo del posto subaffittava illecitamente la propria abitazione, sita nel cuore di Locri, in precarie condizioni igienico sanitarie, ad 8 soggetti extracomunitari suoi lavoratori dipendenti, decurtando il canone di locazione direttamente dal loro salario. I controlli dell’Arma proseguiranno senza sosta, concentrandosi nelle aree particolarmente colpite dal fenomeno dell’immigrazione, con particolare attenzione alle zone prevalentemente agricole, ai casolari abbandonati o alle strutture alberghiere dismesse. Come sempre rimane puntuale la risposta dell’Arma dei Carabinieri, quotidianamente impegnata nella prevenzione e nel contrasto dell’illegalità nel territorio della Locride.

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