Reggio, da città sul mare a città di mare. È la grande prospettiva immaginata nella progettazione e realizzazione del nuovo water-front cittadino, che sarà inaugurato il 21 marzo. Ieri è iniziato il “percorso di avvicinamento” al completamento di questa grande opera pubblica, ha affermato il sindaco Giuseppe Falcomatà, che assieme all’assessore ai lavori pubblici Giovanni Muraca e ad uno dei progettisti, l’architetto Giandomenico Chirico, dello studio Artuso e Associati, ha illustrato l’intervento che ha interessato una delle aree, al centro della città, finora più degradate ed abbandonate e le 4 iniziative programmate. 50mila metri quadri rivisitati secondo una nuova filosofia del ruolo della città.
«Si tratta di quattro iniziative – ha spiegato il sindaco – che in qualche modo vogliono condividere con la cittadinanza quelli che sono i possibili scenari futuri di utilizzo di quest’area, di questi nuovi spazi, ma anche far comprendere quelli che sono, in termini di sviluppo, le potenzialità di questo intervento, nuovo tassello nel puzzle di una narrazione più ampia: quella di ricostruire quel rapporto tra la città e il mare. Non più visto come una minaccia, ma come elemento di contaminazione culturale, in termini di sviluppo, di prospettive, economiche, sociali, produttive e turistiche. Il mare inteso come forza». Un water-front che abbraccia il porto e rappresenta il nuovo anello di congiunzione con il lungomare “Italo Falcomatà”. Collegamento non solo ideale, ma anche materiale di ricucitura del tessuto urbano. «Un’opera che può e deve avere uno sviluppo in chiave culturale, turistica e sportiva. – ha ancora detto il sindaco – E che può e deve rappresentare un volano di sviluppo per le attività produttive».
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