Il questore di Reggio Calabria, sulla scorta della normativa per la “sicurezza urbana” che guarda alla vivibilità e al decoro dell’ambiente cittadino, ha dato una risposta significativa ai disordini che gruppi di giovani, per lo più minorenni, si sono resi protagonisti (in negativo) nelle piazze dei Comuni della provincia reggina.
Risse in pieno centro
Il riferimento è a quegli episodi di “risse organizzate” che si sono verificati il 10 gennaio scorso nella centralissima piazza Duomo del Comune di Gioia Tauro e il 5 febbraio in piazza Municipio e piazza Nassiria del Comune di Campo Calabro. I giovani coinvolti negli episodi si sono dati appuntamento attraverso i social network, incontrandosi senza alcun rispetto delle norme in materia di assembramenti e senza utilizzare le mascherine. Otto provvedimenti di divieto di accesso alle aree urbane sono stati adottati nei confronti dei responsabili della rissa avvenuta in Gioia Tauro, e tredici provvedimenti sono stati emessi a carico dei ragazzi coinvolti nei fatti di Campo Calabro. In entrambi i casi, che tanto risalto hanno avuto nella cronaca nazionale e locale, i giovani si erano dati appuntamento per scontrarsi brutalmente, anche con l’uso di oggetti contundenti, dando vita a scene violente e mettendo anche a rischio l’incolumità delle persone che già si trovavano in quei luoghi. Tutti i soggetti erano stati denunciati all’autorità giudiziaria per il reato di rissa, ed il questore, con gli odierni provvedimenti, ha interdetto loro l’accesso ai pubblici esercizi e ai locali di pubblico trattenimento che si trovano in quei luoghi, nonché il divieto di stazionare nelle loro immediate vicinanze.