Carmine Quartuccio, in città conosciutissimo come “Carmimello” storico capo ultras della Reggina negli anni d’oro della cavalcata in serie A della squadra amaranto, dei nove campionati disputati in massima serie ma anche, forse soprattutto, nelle battaglie sportive negli stadi infuocati della mitica serie C, non ci sta di fronte alle accuse - gravissime qualora fossero confermate - del collaboratore di giustizia Seby Vecchio. A poche ore dalla deposizione nel processo “Gotha” (udienza di mercoledì) appena diffusi i primi lanci delle Agenzie di stampa e dei media on line, Carmine Quartuccio, indicato dal collaboratore di giustizia come la persona che, per conto dei Servizi segreti, nell’ottobre 2004 avrebbe piazzato una partita di tritolo a Palazzo San Giorgio (nei bagni ubicati al piano terra) per «rendere più solida la figura di Giuseppe Scopelliti», allora sindaco di Reggio Calabria, si affida a Facebook per scagliarsi letteralmente contro l'ex poliziotto e assessore comunale «accoscato con la ’ndrina Serraino» (testuale dichiarazione del collaboratore di giustizia arrestato nei mesi scorsi dopo l’operazione “Pedigree”).
Il suo sfogo ieri ha fatto il giro della città attraverso i social. È sorpreso, incredulo, amareggiato: «Certe notizie ti fanno diventare bianco. Sono spaventato e nauseato». Usa toni forti, replica, si difende alternando considerazioni legittime a frasi al vetriolo. Nell’interrogatorio all'Aula bunker, rispondendo alle domande del procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo e del Pubblico ministero Stefano Musolino, Seby Vecchio ha fatto il nome di «Carmine Nunnari» e non quello di Carmine Quartuccio. Ma il riferimento è chiaramente a “Carminello” avendo specificato: «Non so se ancora oggi è impiegato a Palazzo San Giorgio, ma è conosciuto come “Carminello ultras della Reggina” che lavorava come usciere al Comune».
Quartuccio replica pubblicando un video vibrante: «Questa persona, questo Seby Vecchio mi accusa di aver messo su commissione la bomba al Comune. Siamo alla follia. Vecchio si dovrebbe ricordare che prima di essere un collaboratore di giustizia era un agente di polizia di Stato e che indossava la divisa, un uomo di Stato e della legalità. Si dovrebbe vergognare. Prima ha fatto le sue porcherie e poi tira in ballo gente che non ha idea di niente».
«Mi accusa di aver fatto non so cosa con il signor Pollari che io non so nemmeno chi sia. - conclude Carminello Quartuccio - Mi accusa di aver fatto cose alla Totò Riina e alla Bagarella. È fuori. Lo denuncio. Ho già parlato con il mio avvocato». Una “colpa” la ammette “Carminello”, dato sul quale nessuno si è sorpreso: «Unica cosa che ho fatto è al massimo aver tirato due pietrate al campo».
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