L’inchiesta “Chirone” della Procura e condotta dal comando speciale dei Carabinieri del Ros ha confermato il quadro opaco sulle forniture e sulla gestione del settore delle gare dell’Azienda Sanitaria provinciale reggina. Ma è una situazione che va avanti da anni e che nessuno nel corso del tempo è riuscito a risolvere. Il motivo è difficile da decifrare ma sicuramente né gli interventi normativi e né la volontà politica con le nomine deliberate nel corso del tempo sono riuscite a concretizzare una netta inversione di rotta. Doppio scioglimento Eppure l’Asp è stata commissariata per mafia ben due volte nel corso degli ultimi anni. Una situazione esplosiva che non si è riusciti a risolvere ugualmente anche perché accanto allo scioglimento della direzione generale non sono seguiti interventi sulla struttura amministrativa. È lo stesso scenario che si è materializzato in diversi comuni calabresi nei quali l’onta dell’azzeramento degli organi eletti si è ripetuta- in alcuni casi anche tre volte. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio