Che fine ha fatto la procedura per la realizzazione del nuovo ospedale in città? È calato il silenzio più totale sul progetto che prevede l’ampliamento del nosocomio Morelli. Come spesso accade quando si tratta di opere di grande impatto l’originario cronoprogramma è completamente saltato. L’opera sanitaria che è stata finanziata dall’Inail è stata oggetto di una convenzione tra diversi enti e proprio per le lungaggini delle procedure si è arrivata alla ridefinizione dei termini. A dicembre del 2019 si è svolta la consegna dei lavori di progettazione. Un adempimento questo che segue quello deciso dalla ex giunta regionale, guidata da Mario Oliverio che con deliberazione numero 23 del 31 gennaio 2018, aveva assegnato al grande ospedale Morelli un finanziamento di 10 milioni di euro finalizzato a coprire, in anticipazione, le spese per le attività di indagine, progettazione e verifica relative al suddetto intervento. Nello specifico, il contratto per l’affidamento del servizio di progettazione dell’ampliamento del nuovo ospedale Morelli, che era stato sottoscritto tra la Regione Calabria ed il “Rti Steam srl” che è un colosso di progettazione ingegneristica per importanti appalti a livello nazionale, in data 22 novembre 2019, prevedeva la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economico e quello definitivo. Inoltre stabilisce che l’Amministrazione affidi al medesimo aggiudicatario la prestazione della progettazione esecutiva, compreso l’incarico di coordinamento della sicurezza in fase di progettazione. Consegnato il progetto è partita la verifica di tutto. Ma questa procedura gestita dalla Stazione unica appaltante regionale è finita, come spesso accade, in Tribunale. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio