Reggio

Lunedì 29 Aprile 2024

'Ndrangheta, si costituisce Mario Maiolo. Alessandro Cutrì l’unico latitante

Il quartiere Marina Grande di Gioia Tauro territorio del clan De Maio-Brandimarte

Troppo asfissiante, per rimanere “uccel di bosco”, la pressione dei poliziotti del Commissariato di Gioia Tauro che, sotto le direttive del primo dirigente Diego Trotta e il coordinamento del Questore di Reggio, Bruno Megale, negli ultimi due giorni avevano battuto palmo a palmo il territorio cittadino con controlli a tappeto e perquisizioni casa per casa alla ricerca spasmodica dei due latitanti sfuggiti all’operazione “Joy’s Seaside” della Dda reggina, diretta dal procuratore capo Giovanni Bombardieri, che ha disarticolato la nuova ’ndrina dei De Maio-Brandimarte smantellando delle vere e proprie piazze di spaccio nel quartiere Marina. E così, sentendosi probabilmente braccato, il ricercato Mario Maiolo, marittimo di 33 anni, ieri si è presentato spontaneamente alla casa circondariale di Palmi, assistito dal suo legale. Maiolo, riuscito a sfuggire alla maxi retata che aveva portato all’arresto di 17 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso e finalizzata al narcotraffico, danneggiamento, estorsione e altri reati, è accusato dagli inquirenti di essere uno dei corrieri di significativi quantitativi di droga del gruppo De Maio - Brandimarte per il successivo trasporto e la vendita nelle zone del Lametino e del Cosentino. Il cerchio si starebbe stringendo anche intorno al latitante numero uno: Alessandro Cutrì, detto “u Lustru”, personaggio centrale dell’inchiesta, considerato il luogotenente dell’organizzazione, costantemente in contatto con i vertici della ’ndrina, ovvero con Pasquale De Maio “u Rapinu”, il figlio Gaetano e il cognato Antonio Brandimarte. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio

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