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Guidava contromano a Reggio, licenziamento legittimo per un ex dipendente Hermes

Respinto ricorso di un ex dipendente Hermes

Guidare contromano sull’auto di servizio costituisce un «grave inadempimento» degli obblighi lavorativi tale da «far venire meno il rapporto fiduciario» e portare al licenziamento in tronco per «giusta causa». Questo comportamento, inoltre, indica per il futuro una «prognosi chiaramente sfavorevole» sull’affidabilità del dipendente per cui non resta che mandarlo a casa. Lo sottolinea la Cassazione – sentenza 9304 della Sezione lavoro, presidente Umberto Berrino – che cataloga «l’immissione contromano» tra le condotte che determinano l’immediata espulsione del lavoratore per violazione delle norme sulla sicurezza stradale.

Per questa ragione, la Suprema Corte ha confermato la perdita del posto nei confronti di un addetto all’accertamento dei tributi locali della società “Hermes Servizi Metropolitani”, che era stato sorpreso e fermato dalla Polizia stradale – l’11 novembre del 2014 – mentre, sull’auto di servizio, transitava contromano su un viadotto con il rischio «di causare un incidente».
Come se questo non bastasse, l’impiegato aveva anche reagito al controllo degli agenti «cercando di convincerli a non elevare la contravvenzione» e poi aveva provato ad «intimidirli, dettando al proprio cellulare a voce alta il numero di targa della “volante” che lo aveva fermato, adducendo inesistenti ragioni di servizio che avrebbero giustificato la sua violazione e in questo modo utilizzando il nome della società datrice di lavoro a fini utilitaristici».

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