«Il Porto di Gioia Tauro è già nel Recovery fund. È una notizia che il ministro Giovannini mi ha dato di persona nei giorni scorsi, quando sono stato a Roma per parlare di uno scalo che ritengo l’opera madre di tutte le altre infrastrutture calabresi». È quanto affermato dal presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, nel corso della visita di questa mattina al Porto di Gioia Tauro del viceministro alle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, Alessandro Morelli. Il presidente e il viceministro hanno partecipato a una riunione operativa sulle ipotesi di interventi infrastrutturali per il porto, alla presenza del commissario straordinario dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli, dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo, e dei terminalisti.
Spirlì: "Serve aiuto dall'Europa"
«Questo - ha detto ancora Spirlì - è il primo porto che le navi incontrano quando entrano in Europa dal Canale di Suez. È il porto d’Europa e l’Europa non può non dare l’ultimo aiuto, quello più importante, per completare una infrastruttura che fornisce grandi numeri al nostro continente». «Anche l’Alta velocità – ha concluso il presidente – è necessariamente legata al porto, così come la rete viaria che, pur non entrando direttamente nel Pnrr, sarà inclusa grazie alle operazioni periferiche e laterali. Tutto ciò sarà sviluppato proprio grazie alla grande attenzione che c’è sul Porto di Gioia Tauro, su cui dobbiamo puntare molto, insieme al ponte sullo Stretto».
Le parole del viceministro
«Siamo qui – ha dichiarato il viceministro Morelli – per segnalare la vicinanza del Governo in un momento così importante anche per via del Recovery Fund, a cui si lega il futuro di Gioia Tauro, di Reggio e della Calabria». «Le infrastrutture calabresi - ha aggiunto - sono importanti e fondamentali per l’Italia e l’Europa. Se vengono considerate come semplici realtà locali, si perde l’obiettivo. Mi auguro possa esserci un cambio di passo nella considerazione di queste realtà». «Porterò nel mio zaino – ha aggiunto – i compiti da fare anche relativi al porto di Gioia, che è uno dei porti più importanti d’Europa. Oggi è il primo porto di passaggio dall’est, dopo Suez; domani sarà il primo scalo a disposizione del continente africano. Speriamo cresca per dare all’Europa il primo polo logistico per l’Africa. Il grande passo culturale da fare è questo: che si possa parlare delle infrastrutture calabresi come necessarie per l’Europa». «È evidente – ha spiegato ancora Morelli – che sul commissariamento bisogna fare passi avanti. Dobbiamo guardare ai prossimi decenni: il porto ha bisogno di capire le sue vocazioni di sviluppo e, per farlo, serve un rapporto continuo anche delle stesse Autorità portuali».
Alta velocità
«Le commissioni parlamentari – ha concluso – devono valutare il progetto sull’Alta velocità. La Regione ha espresso perplessità e adesso il Governo e il Parlamento dovranno trovare una quadra. L’auspicio è che nel più breve tempo possibile la partita parlamentare si possa chiudere, per poi trovare un ragionevole equilibrio tra interessi locali e nazionali. Affinché questo sia il porto d’Europa servono il gateway e l’Alta velocità. Il percorso è tracciato. È un obiettivo condiviso tra tutte le forze politiche».
Tappa alla Camera di Commercio
Prima della tappa di Gioia Tauro, il presidente della Regione e il viceministro Morelli hanno incontrato, a Reggio, il presidente della Camera di commercio di Reggio Calabria, Antonino Tramontana. Spirli e Morelli hanno ascoltato le richieste di Tramontana e di altri rappresentanti delle attività produttive per far fronte alle esigenze delle imprese del territorio. Il viceministro ha promesso di tornare nei prossimi mesi.