Il prossimo 11 maggio il caso brogli elettorali sarà affrontato in commissione controllo e garanzia. La seduta dell’organismo di controllo, presieduto da Massimo Ripepi, si occuperà della vicenda che da mesi tiene banco in città e che vede molti politici coinvolti, presidenti e scrutatori dei seggi sotto indagine. E’ la prima volta che il caso viene trattato ufficialmente nelle stanze di Palazzo San Giorgio. E questo grazie alla pressione del comitato “Reggiononsibroglia”. I rappresentanti del comitato nella settimana scorsa avevano incontrato il prefetto Massimo Mariani per chiedere lumi su quanto sta avvenendo e sullo sviluppo dell’inchiesta della Procura che proprio nelle scorse settimane ha fatto registrare un altro step con contestuale proroga delle indagini.
Ma il comitato “Reggiononsibroglia” voleva lumi in particolar modo sull’esito della richiesta presentata al Municipio per la convocazione di un Consiglio comunale aperto sul tema che faccia esprimere la posizione dell’amministrazione e della maggioranza nello specifico sul caso (a tal proposito il sindaco Giuseppe Falcomatà durante i consigli comunali su sollecitazione delle minoranze ha sempre chiarito che anche la stessa amministrazione è parte lesa nel procedimento e che i fatti sono ascrivibili a determinate persone rigettando la richiesta di un passo indietro invocato da molte forze politiche di centrodestra e del movimento civico di Angela Marcianò che esprime in consiglio comunale Filomena Iatì).
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