Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Narcotraffico a Reggio e figli di ’ndrangheta: "Come conta i soldi il mio ragazzo..."

Padri che coinvolgono i minorenni. E bidoni con il denaro sotto terra

Un incontroin Calabria tra due indagati

Il vanto di papà, lui che ha una velocità straordinaria a contare i soldi... sporchi. «Lo hai conosciuto mio figlio, il maschietto, 13 anni? A Natale non lo hai visto? È venuto con voi quando siete andati a mangiare... Ha una velocità a contare i soldi... Lui mi faceva tutti i pacchi... Qua è così, ma giù vedi che c’è soprattutto uno che mi manda 150 o 160.000 euro per volta... 90.000 sono tutti pezzi da 5 e da 10 euro».
Storie di ’ndrangheta e minorenni ricostruite, ancora una volta, dalle Procura antimafia. Oggi si tratta della Dda di Torino, che cita il caso di un ragazzino reggino nell’ambito dell’operazione “Platinum” sfociata nei giorni scorsi in 33 misure cautelari emesse dai Tribunali di Torino e Costanza (in Germania). Sotto i riflettori i business di soggetti legati al locale piemontese di Volpiano, alla ’ndrina Agresta di Platì e alla famiglia Giorgi, detti “Boviciani”, di San Luca. Gli indagati sono ritenuti responsabili di narcotraffico internazionale e operativi i in Piemonte, Calabria, Sardegna e, in Germania, nelle località turistiche del Land del Baden Wurttemberg.
In questo contesto, nel mare magnum di conversazioni gli inquirenti intercettano anche una discussione i un’abitazione di Alghero, dove alcuni indagati hanno spostato i loro interessi nel traffico di cocaina. Smerciano droga e fanno montagne di soldi.

L'articolo integrale potete leggerlo nell'edizione cartacea – Calabria

Digital Edition
Dalla Gazzetta del Sud in edicola

Scopri di più nell’edizione digitale

Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Leggi l’edizione digitale
Edizione Digitale

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia