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Reggio, latitante prima e detenuto dopo: i fedelissimi di Maurizio Cortese

Il collaboratore di giustizia svela ai magistrati della Dda i componenti il suo “cerchio magico”: un gruppo composto da mio suocero, Paolo De Lorenzo i fratelli Filocamo, da Barbaro Antonino e Luigi Chillino

Giovanni Bombardieri

I fedelissimi di Maurizio Cortese. L’ex capo delle nuove generazioni della cosca Serraino, che ha saltato il fosso transitando tra i ranghi dei collaboratori di giustizia dopo l’arresto subito nell’operazione “Pedigree” nel mese di luglio 2020, disponeva di una sorta di cerchio magico, di gente a sua disposizione per consentirgli la latitanza (si dileguò in attesa che diventasse definitiva la sentenza di condanna “Epilogo” e scovato a cavallo tra agosto e settembre 2017 in un appartamento-rifugio sul viale Europa), provvedere alle sue esigenze economiche, e soprattutto della sua famiglia, nell'ultimo periodo di detenzione. Una rete di fiancheggiatori che Maurizio Cortese utilizzava anche per continuare ad esercitare il ruolo da boss emergente nonostante fosse recluso.

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