Ieri pomeriggio le donne di Marinella hanno inscenato un nuovo sit-in di protesta pacifica sotto i portici di Palazzo San Nicola. Le manifestanti non hanno avuto accesso al Comune, chiuso al pubblico. Le mogli dei pescatori attendono risposte certe dalla Magistratura, dopo la richiesta di utilizzare il molo di sopraflutto per ormeggiare le barche. Il porto rimane sotto sequestro a causa dell’abbandono dei rifiuti sulla banchina e sui fondali e anche per la mancanza di autorizzazioni dell’attività cantieristica. Da lunedì sono iniziati i lavori di rimozione dei rifiuti a terra a cura della cooperativa “Onda Marina” che attualmente gestisce l’area portuale, non è imminente invece la bonifica dei fondali e resta sospesa la manutenzione delle imbarcazioni. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio