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Sanità, forniture "inquinate": interdittiva antimafia per una ditta di Gioia Tauro

Dopo l'operazione “Chirone” la Prefettura sospende una ditta di Gioia Tauro e l’ospedale metropolitano revoca gli ordinativi

L’Operazione “Chirone” della Direzione Distrettuale antimafia ha svelato gli intrecci della cosca Piromalli e le sue presunte influenze sulla gestione delle forniture della sanità reggina. Gli sviluppi dell’inchiesta penale devono ancora passare al vaglio della magistratura giudicante ma dal punto di vista amministrativo arrivano i primi strascichi. Una delle ditte menzionate in quella ordinanza ha ricevuto una interdittiva antimafia e il Grande ospedale metropolitano ha immediatamente sospeso la fornitura di materiale sanitario.

Si tratta secondo gli inquirenti di un’imprese sotto il controllo della potente cosca di Gioia Tauro tramite un imprenditore che adesso si è rivolto ai giudici amministrativi che hanno fissato la discussione del ricorso per la prossima settimana.

Già in prima battuta però, sulla richiesta urgente di sospensiva dell’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura il 19 aprile scorso, i giudici del Tar hanno respinto la richiesta con un decreto cautelare urgente emanato nei giorni scorsi.

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