Non solo l'allora assessore alle Attività produttive di Palazzo San Giorgio, Maria Luisa Spanò non ha introdotto la proposta di affidare il Grande Albergo “Miramare” al “Sottoscala” - come raccontato in Tribunale dalla quasi totalità degli imputati che parteciparono alla Giunta del 16 luglio 2015 - ma addirittura non era nemmeno presente alla riunione dell'esecutivo di Palazzo San Giorgio che dopo «un contraddittorio acceso» in cui si deliberò di assegnarlo all’associazione che secondo la ricostruzione della Procura si identificava nell’imprenditore Paolo Zagarella, beneficiario della porzione più suggestiva «gioiello di famiglia» in quanto amico del sindaco Giuseppe Falcomatà. A fugare ogni dubbio - rispetto all’incertezza generale se fosse stata direttamente lei o il primo cittadino visto il forfait programmato dell’assessore al ramo, Mattia Neto - è la stessa ex dirigente comunale finita sul banco degli imputati per l'ormai celeberrimo “caso Miramare”.
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