Il Comune ci riprova. Alla vigilia dell'inizio dell'estate pubblica il bando con cui affidare la gestione dello storico stabilimento balneare alle cooperative di tipo B. Quelle realtà che svolgono attività produttive ma con uno spirito sociale finalizzato all'inserimento nel mondo del lavoro delle persone con svantaggi fisici o psichici, le ragazze madri, ex detenuti, ex tossicodipendenti, svantaggiate, altrimenti escluse dal mercato del lavoro (che dovranno rappresentare il 30% della forza lavoro). Lo scorso anno l’amministrazione aveva tentato di coniugare in un unica operazione due intenti: garantire l’apertura della struttura e fornire un’opportunità a chi rischia di rimanere ai margini. Ma non era andata bene. Una sola proposta era pervenuta e non aveva i requisiti necessari per l’aggiudicazione. Così la gara è risultata infruttuosa e il Lido è rimasto chiuso. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio