«Ho dovuto disdire tutte le prenotazioni e scusarmi con chi voleva alloggiare nella mia struttura, anche se la colpa non è mia, la prossima volta poterò i miei ospiti a Palazzo San Giorgio così gli amministratori comunali spiegheranno a chi arriva da fuori come si fa a parlare di turismo quando l’acqua manca da 10 giorni». Lo sfogo è della titolare di una struttura ricettiva di via Lume a Pellaro che racconta la sua vicenda. «Da mesi faccio presente a chi di competenza che si verifica questo disservizio, l’assessore alla manutenzione aveva assicurato che nel mese di maggio il problema sarebbe stato risolto. Ma devo constatare che non è così. Io mi sono anche attrezzata ho cisterne che raccolgono fno a sette mila litri di acqua, ma quando il prezioso liquido manca per più di una settimana anche le scorte si esauriscono».
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