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La variante Delta inizia a preoccupare Reggio: messa a punto la strategia di contrasto

Al Grande ospedale metropolitano già si lavora a un piano di tracciamento. Dopo i casi scoperti negli ultimi giorni cresce di nuovo l’ansia, anche perché i cittadini vaccinati nel Reggino sono ancora pochi

La tendenza dei ricoveri al Grande ospedale metropolitano per il Coronavirus è in diminuzione e anche i test sui soggetti con sintomi sospetti di infezione da Covid-19 stanno dando esiti incoraggianti, in linea con la tendenza nazionale al calo dei contagi. Ma c’è un’insidia che preoccupa anche i vertici della direzione generale dell’Azienda Sanitaria provinciale e del Grande ospedale metropolitano e si chiama variante delta del covid.

Dopo i primi casi registrati in Europa nei giorni scorsi la mutazione del virus è stata scoperta anche in Calabria e sette casi sono stati sequenziati su soggetti “positivi” al virus nell’area metropolitana reggina. Per questo motivo la task force del Gom ha subito affrontato la vicenda cercando di dare le prime risposte e fornire le prime indicazioni utili per evitare un’esplosione di casi anche nel nostro territorio. In particolare il laboratori o di Microbiologia e virologia del Grande ospedale ha analizzato approfonditamente tutto il processo necessario a contrastare l’avanzata della variante: quindi si torna a parlare si tracciamento e individuazione veloce del virus e allo stesso tempo capire come arrivare a isolare sul nascere queste mutazioni.

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