'Ndrangheta, condannato a 12 anni l'ex sindaco di Delianuova. In tutto 9 condanne e 14 assoluzioni
Il Tribunale di Palmi ha accolto la richiesta del pm Giulia Pantano e ha condannato a 12 anni di carcere l’ex sindaco di Delianuova Francesco Rossi, accusato di associazione mafiosa. Si è concluso, in primo grado e con il rito ordinario, il processo «Iris» contro la cosca Alvaro. Complessivamente il giudice Francesco Jacinto ha emesso 9 condanne e 14 assoluzioni. Per quattro imputati, invece, sono stati trasmessi gli atti al pubblico ministero. Secondo la Dda, l’ex sindaco Rossi era a completa disposizione della famiglia mafiosa di Sinopoli che era riuscita a infiltrarsi non solo nel Comune di Delianuova ma anche in alcuni appalti pubblici importanti come i lavori di realizzazione dell’elettrodotto Sorgente-Rizziconi. La condanna più pesante, 24 anni di detenzione, è stata inflitta al boss Raffaele Alvaro detto «Pagghiazza». Sono stati giudicati colpevoli Carmine Alvaro detto «u limbici» (14 anni di reclusione), Carmine Alvaro detto «u bruzzise» (12 anni), Antonino Bonforte (6 anni e 6 mesi), Saverio Napoli (12 anni), Renato Licastro (12 anni) e Domenico Rugolino (12 anni). Enzo Nociti è stato assolto con la formula «perché il fatto non sussiste» dall’accusa di corruzione elettorale. L’ex consigliere comunale di Reggio Calabria si era candidato alle regionali del 2004 ed era accusato di corruzione elettorale. Inoltre, è stato assolto l'imprenditore Rocco Rugnetta, dai reati di estorsione e partecipazione alla ‘ndrangheta.