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Reggio, invasione di topi e crollo della differenziata. L’emergenza rifiuti mette in ginocchio la città

Il Comune promette presto un intervento più ampio di derattizzazione del territorio ma intanto è in discesa il trend di riciclo della spazzatura nei primi sei mesi dell’anno

L’emergenza spazzatura ha una soluzione. Anzi ce ne sono in campo diverse anche se tutte sono provvisorie. Ma accanto all’emergenza rsu ce n’è un’altra che è altrettanto grave: la città è invasa di topi. La presenza dei roditori viene segnalata dai lettori in molti quartieri ed è legata proprio alla presenza della spazzatura giacente sulle strade. Una situazione che aggrava le già critiche condizioni ambientali.

È al corrente del problema l’assessore all’ambiente, Paolo Brunetti, che nei giorni scorsi, aveva precisato che gli interventi di derattizzazione si stanno eseguendo nei posti dove la spazzatura viene raccolta meccanicamente ma che comunque serve un piano generale per evitare la presenza dei roditori che sono stati notati anche sul centralissimo Corso Garibaldi.

Il Comune rassicura quindi che una più ampia attività di deratizzazione sarà espletata in tutta la città ma intanto c’è da attendere con tutti i disagi che ne derivano. Ma la perdurante emergenza spazzatura ha portato dietro anche un altro dato che testimonia come il problema della raccolta abbia ricadute su tutto il ciclo. Nei primi sei mesi dell’anno in corso, infatti, il quantitativo di spazzatura indifferenziata prodotta dalla città è notevolmente aumentato rispetto al 2020 e al 2019. In parole povere questo dato che però ancora non è stato ufficializzato testimonia un ulteriore calo della quantità di differenziata che era già in calo nell’ultima registrazione operata dagli uffici di Palazzo San Giorgio.

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