Si sono svolte oggi le nuove sessioni di lavoro della tre giorni tecnico-politica sull’iter progettuale per la realizzazione del Museo del Mare di Zaha Hadid. Al centro del dibattito della seconda giornata, (a cui hanno preso parte il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, gli assessori comunali Giovanni Muraca, Giuggi Palmenta e Rosanna Scopelliti, i consiglieri delegati, Carmelo Romeo e Massimiliano Merenda, i progettisti Gianni Artuso e Filippo Innocenti, il dirigente comunale settore Lavori pubblici, Demetrio Beatino e il rup Giuseppe Melchini), lo stato dell'arte del quadro economico, dei finanziamenti disponibili e delle attività progettuali in via di definizione. Ampio spazio, inoltre, all'analisi delle integrazioni del progetto per l'adeguamento della normativa e le varianti necessarie per far fronte ad eventuali modifiche dello stato dei luoghi. Temi affrontati anche con il supporto degli esperti di ETT Solutions e sulla scorta del modello attuato per l'Acquario di Genova. Particolarmente significativo e di stringente attualità anche il focus riguardante gli adeguamenti alla nuova normativa antisismica e ai criteri ambientali minimi.
Domani, alle 11 a Palazzo San Giorgio, al termine delle ultime sessioni di lavoro, nel corso di una conferenza stampa a cui prenderanno parte il sindaco Giuseppe Falcomatà, rappresentanti della Giunta e del Consiglio comunale e i progettisti, verranno illustrati gli esiti della tre giorni.
"Il Museo, oggi, non è più un mero contenitore di oggetti e collezioni ma un luogo da vivere, un ambiente dinamico e accogliente, in grado di generare esperienze autentiche, connesse ai diversi ambiti culturali e operando sempre in un'ottica multidisciplinare", ha detto il sindaco Falcomatà a margine dei lavori. "Su questi concetti stiamo ragionando per il nostro Museo del Mare, - ha poi aggiunto il primo cittadino - nel quadro di un percorso qualificato e partecipato e con il conforto di professionisti e gruppi di lavoro di altissimo profilo. Vogliamo raccogliere i migliori spunti, i modelli e le esperienze più utili, - ha concluso il sindaco Falcomatà - con l'obiettivo di rendere quest'opera non un edificio statico ma un attrattore turistico, culturale e scientifico di respiro internazionale e soprattutto dotato di una propria anima e di una forte connotazione identitaria".
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