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Reggio, una condanna e un’assoluzione per l’assalto (fallito) al portavalori

Operazione “Fake identity”: concluso il processo di primo grado con rito ordinario. Il Tribunale ha concluso per la completa estraneità alle accuse di Domenico Condello: scarcerato dopo 19 mesi di reclusione

Una condanna - Pietro Cristian Scaramozzino a 3 anni e 8 mesi di reclusione+1.000 euro di multa - ed un'assoluzione - Domenico Condello «per non aver commesso il fatto» - a carico della gang, composta da falsi poliziotti di quartiere ed operatori ecologici, che aveva progettato di assaltare il furgone portavalori di un noto istituto di vigilanza cittadino che la mattina del 9 settembre 2019 era in arrivo sul viale Calabria davanti il centro commerciale “Le Ninfee” e fare razzia del denaro custodito nel caveau aziendale e del rifornimento di contanti destinati alla filiale della “Bnl Paribas”, annessa al medesimo centro commerciale (la consegna programmata era di 160 mila euro). Un colpo clamoroso sventato dall'intuizione di un poliziotto delle scorte della Questura di Reggio Calabria che ha compreso in diretta le stranezze di quella pattuglia a piedi lanciando l'allarme alla sala operativa. Il verdetto è stato emesso dal Tribunale collegiale (presidente Forte, a latere Me e Berardi ) ed ha riguardato il troncone ordinario dell'operazione “Fake identity” (gli altri tre imputati, con il rito abbreviato, sono stati già condannati in primo grado ed hanno avanzato proposta di patteggiamento della pena nel processo d'Appello).

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