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San Luca, la faggeta vetusta è Patrimonio dell’Umanità

Riconoscimento planetario per il Parco nazionale dell’Aspromonte. «Si certifica l’unicità ecologica di Valle Infernale»

Nuovo riconoscimento internazionale per l’Aspromonte. La faggeta vetusta di Valle Infernale, in territorio di San Luca, è stata iscritta tra i patrimoni mondiali dell’Umanità nell’ambito del sito seriale “Ancient and primeval beech forests of the carpathians and other regions of Europe”, rete internazionale che protegge l’integrità di 12 Paesi europei. Il prestigioso riconoscimento è arrivato dalla 44a sessione del Comitato del Patrimonio mondiale Unesco, che ha sancito l’inclusione nella rete attuale, composta da 10 faggete italiane iscritte al Patrimonio dell’umanità, di altre due Riserve naturali dello Stato gestite dai Carabinieri Forestali - Raggruppamento Biodiversità tra cui appunto la Valle Infernale nel Parco Nazionale dell’Aspromonte. Il coordinamento del dossier italiano è stato svolto grazie alla consulenza scientifica dei professori Gianluca Piovesan e Daniele Canestrelli, dell’Università della Tuscia, attraverso un iter avviato nel 2019.
«L’unicità della faggeta vetusta di Valle Infernale – ha spiegato il presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, Leo Autelitano – è legata anche al substrato geologico metamorfico e ai processi tettonici che caratterizzano il paesaggio selvaggio d’Aspromonte creando un ambiente unico nell’area di distribuzione del faggio".

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