Reggio, psichiatria: "Presto un tavolo tecnico"

Rivendicano un percorso unico in Calabria e chiedono la convocazione di un tavolo tecnico per arrivare finalmente all’accreditamento. Le cooperative che garantiscono i servizi di assistenza ai pazienti psichiatrici fanno quadrato e chiedono alla Regione di riconvocare un tavolo tecnico. Un appello che viene lanciato per dare finalmente stabilità ad un comparto che da 30 anni vive nella precarietà. Nel 1990 all’indomani della chiusura dell’Ospedale psichiatrico (quello di Reggio fu il primo della Calabria) sorsero le strutture residenziali, secondo un modello di gestione mista, a prevalenza pubblica, come prevedevano le allora normative regionali. Da allora più volte è stato tentato di ultimare i percorso di accreditamento. Ma senza mai arrivare al traguardo. «Si tratta – spiegano i rappresentanti delle cooperative – di una realtà non sovrapponibile a quelle esistenti nelle altre provincie della Calabria, dove il processo di dismissione/riconversione delle strutture ospedaliere è stato avviato 30 anni dopo, senza ridistribuzione dei posti letto nel territorio bensì mantenendo le “centralità” preesistenti. Quella di Reggio rappresentava (e tuttora rappresenta) una realtà da diversi punti di vista avanzata rispetto al contesto generale».