Dalla storica operazione “Olimpia” (a metà degli anni Novanta) alla recente retata “Theorema-Roccaforte” (agosto 2018), sono svariate le indagini sulle quali si basa una convinzione della Procura distrettuale antimafia di Reggio: è più che mai attuale l’operatività della cosca di ’ndrangheta Libri. Un dato rimarcato anche dall’indagine dei Carabinieri “Libero mercato” che in uno dei tre filoni accusatori ha ricostruito il tentativo di estorsione consumato ai danni di un’azienda della Basilicata che era stata sollecitata a sborsare il pizzo (agosto 2017) appena avviato il cantiere e dopo essersi aggiudicata un appalto da poco più di 3milioni e 240mila euro (Iva esclusa) per contribuire alla riqualificazione del quartiere Ravagnese con l'opera di collegamento viario sulle golene del torrente Sant’Agata. Il Gip Carlo Bisceglia, accogliendo la richiesta del Pm antimafia, Sara Amerio, ha rimarcato: «All'interno della ’ndrangheta unitaria, l'esistenza dell’articolazione denominata “cosca Libri”, operante nel territorio urbano di Reggio Calabria e, in particolare, nei quartieri di Cannavò, Vinco, Pavigliana, Modena, San Cristoforo, Spirito Santo, Gallina, ed aree limitrofe, costituisce dato ormai accertato dagli esiti di plurimi procedimenti penali (c.d. Olimpia, Testamento, Cosmos) e nella più recente operazione investigativa convenzionalmente denominata “Theorema-Roccaforte”, che ne ha attestato l'attuale operatività». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio