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Reggio, al Gom acquistato un acceleratore di ultima generazione

In Calabria sono ancora pochi i Centri di radioterapia dove i malati oncologici possono curarsi

L’ondata del caldo eccezionale di quest’estate ha fatto emergere i disagi che rischiano di rimanere taciuti, vissuti in silenzio da tanti malati oncologici reggini. Se la malattia accomuna tali pazienti così non è per i tempi di provenienza diversi per ciascuno , nel raggiungere il Centro di Radioterapia del Gom. Provenire da Bivongi o da Giffone o da un Comune vicino Reggio Calabria non è la stessa cosa. Se poi si considerano la qualità della sicurezza stradale, l’eventuale disponibilità di mezzi di trasporto pubblici o privati in varie fasce orario, le possibilità di assistenza, l’età dei pazienti, lo stadio della gravità della malattia, si comprende quanto sia complesso trovare una soluzione ottimale per ciascuno per ridurre i tempi di attesa per le prestazioni terapeutiche.
Il consigliere regionale, Marcello Anastasi, si è incontrato la commissaria del Gom di Reggio Calabria Jole Fantozzi per proporre un elenco di indicatori al quale fare riferimento al fine di ridurre il disagio delle lunghe attese di chi proviene dai Comuni più lontani da Reggio senza però precludere la priorità verso i pazienti il cui stadio della malattia risulti essere più grave e urgente. Nel corso dell’incontro si è avuto modo di sottolineare che certi disagi non mancano lungo l’intero territorio nazionale e che il disomogeneo numero di centri di radioterapia pubblici o privati previsti non sempre risponde efficacemente ai bisogni dei pazienti oncologici.

L'articolo integrale potete leggerlo nell'edizione cartacea – Calabria

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