È più che difficile rimuovere le limitazioni operative per l’aeroporto dello Stretto. La partita avanzata dalla Sacal con l’Enac è aperta ma il problema è proprio all’interno dell’aeroporto e questo significa dover attendere ancora per far arrivare le compagnie low cost. È la stess Sacal che si è ritrovata nel momento di ingresso nella gestione dello scalo a dover ammettere che «la larghezza della strip di sicurezza dell’unica pista attualmente operativa, la 15/33, è minore di quanto previsto dalla normativa vigente, ma non ci sono gli spazi per portarla a 30 metri. La seconda pista, denominata 11/29 è utilizzata solo per i decolli dalla testata 29 (la 11 non ha resa ed è completamente chiusa). Eppure le piste nel corso degli ultimi 10 anni sono state oggetto di interventi migliorativi.
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