Il tema dell’aeroporto non poteva non essere al centro del dibattito nella seduta del Consiglio comunale e se da un lato Massimo Ripepi aveva sottolineato più volte la necessità di uscire da Sacal per intraprendere una proposta di gestione indipendente, dall’altro il sindaco ha spiegato il motivo per il quale nel corso del tempo ha cambiato idea appunto sull’arrivo della Sacal sullo Stretto. A giudizio di Falcomatà «il tempo è scaduto» e serve un cambio di rotta ormai immediato. Sul piano industriale è intervenuto anche Claudio Aloisio presidente di Confesercenti. «Dopo tante sollecitazioni finalmente si è potuto conoscere il “piano”. Attenzione però, un Piano Industriale illustrato con una trentina di slide, depurato di molti contenuti perché considerati “sensibili” e quindi abbondantemente incompleto. Fatta questa premessa cosa prevede il piano? A dire del Presidente De Metrio, investimenti per 150 milioni di euro in 15 anni di cui una buona parte nei primi 5. Gli obiettivi sono di arrivare a 6 milioni di passeggeri per Lamezia e 1 milione per Reggio e Crotone. Come? Quando? Con quali strategie? Questo non è dato saperlo. Quindi ciò che possiamo valutare al momento è la condizione di coma pressoché irreversibile in cui versa il nostro aeroporto che perde anche alcuni dei pochissimi collegamenti rimasti. Infatti Ita, la nuova Alitalia, da marzo toglierà il volo per Milano Linate». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio