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Reggio, affari di droga ad Archi: 31 indagati

La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per una rete di trafficanti e spacciatori di sostanze stupefacenti

Il Cedir, sede degli uffici giudiziari

Droga per tutte le tasche e per ogni esigenza. Dalle partite da 50mila euro ai minuscoli rifornimenti per una festicciola o per uso personale. Cocaina ed “erba” soprattutto, gli stupefacenti dei Vip e dei professionisti o per le serate da sballo dei giovani. Andrà a processo il gruppo con base operativa nel quartiere Archi (la residenza di un paio degli indagati di punta), che si riforniva dai narcotrafficanti di San Luca e Platì, soddisfacendo le richieste di numerose piazze della città e dei compari di Bagnara, Gioia Tauro, Bova Marina e Condofuri. Sono 31 gli imputati che sfileranno il 3 novembre davanti al Gup di Reggio, Diletta Gobbo, dopo l'accoglimento della richiesta di rinvio a giudizio avanzata dai sostituti procuratori antimafia, Sara Amerio e Stefano Musolino. L'accusa centrale è associazione per delinquere «operante stabilmente nel quartiere di Archi di Reggio Calabria» finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

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